VATICANO: PRESTO VISITATORE APOSTOLICO PER LEGIONARI DI CRISTO (STAMPA)
(ASCA) - Citta' del Vaticano, 6 mar - A metterlo nero su bianco e' stato da ultimo, nella sua edizione odierna, il quotidiano argentino ''Clarin', uno dei piu' autorevoli di tutta l'America Latina: la Santa Sede starebbe per inviare un ''visitatore apostolico', ovvero un ispettore ufficiale, per valutare la situazione del movimento dei Legionari di Cristo, fondato da p. Marcial Maciel e tra la realta' piu' dinamiche e in crescita dell'intera Chiesa cattolica. P. Maciel, morto nel 2008 a 87 anni, era stato oggetto quando era ancora in vita, di numerose e fondate accuse di pedofilia, tanto che papa Benedetto XVI lo aveva condannato ad una vita di solitudine, preghiera e penitenza, senza pero' permettere che il processo canonico contro di lui giungesse a termine. Nelle ultime settimane, poi, e' giunta la notizia che p. Maciel avrebbe condotto per anni una doppia vita, con una figlia, ora 22enne, che vive in Spagna, frutto di una lunga relazione con una amante al cui mantenimento economico provvedeva lui stesso. Notizie che hanno scosso profondamente i Legionari (e il movimento laicale ad essi legato, Regnum Christi) mettendo in discussione il carisma del fondatore, centrale per l'identita' della congregazione. Un trauma cosi' forte che persino numerosi membri dei Legionari, soprattutto Oltreoceano, hanno invocato l'intervento della Santa Sede. Fra questi p. Thomas Berg, direttore del Westchester Institute for Ethics and the Human Person in Usa, che in una lettera pubblica ha chiesto esplicitamente l'arrivo di un visitatore apostolico. ''I superiori dei Legionari hanno fallito, e fallito miseramente, nel rispondere adeguatamente a questa crisi'', scrive. In molti infatti fanno notare che i leader della Legione, i piu' stretti collaboratori di Maciel, non abbiano potuto rimanere all'oscuro di tutto per decenni. Di fronte alle indiscrezioni su un prossimo arrivo di un visitatore, fonti dei Legionari spiegano all'ASCA che ''si tratta di informazioni in cui non viene citata una fonte ufficiale''. Si tratta quindi di ''notizie vaghe, supposizioni o illazioni''. ''Alla luce di cio' - e' la conclusione - non abbiamo altro da aggiungere a quanto abbiamo detto in passato''. E che si tratti di un ''momento doloroso'' lo conferma anche il successore di p. Maciel alla guida dei Legionari, p. Alvaro Corcuera. ''Stiamo vivendo - ha scritto in una lettera ai membri del movimento dell'inizio di febbraio - momenti di dolore e sofferenza; e in questo dolore, un'esperienza dell'amore infinito di Dio che ci chiede di andare avanti con pace e bonta', poiche' l'unica cosa che vuole nelle nostre vite e' che sperimentiamo la felicita' di essere suoi figli''. Senza citare colpe o reati specifici di p. Maciel, Corcuera ammetteva pero' che ''e' anche vero che e' stato un uomo e questi temi che ci hanno ferito, sorpreso stanno gia' davanti al giudizio di Dio. E' vero che c'e' molto dolore e molta pena. Come in una famiglia, queste pene ci uniscono e ci portano a soffrire e gioire come un solo corpo. Questa circostanza che viviamo ci invita a vedere tutto con molta fede, umilta' e carita'. Cosi' la mettiamo nelle mani di Dio Nostro Signore, che ci insegna il cammino della misericordia infinita''. Di fronte allo smarrimento e alla confusione che regnano nelle centinaia di case e istituzioni dei Legionari in tutto il mondo, e in particolare nei seminari che riescono ancora a fornire alla Chiesa cattolica decine di preziose nuove vocazioni al sacerdozio, si ritiene probabile che la Santa Sede procedera' prima o poi ad una qualche riorganizzazione del movimento.
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